(AGI) – Parigi, 14 giu. – Dopo l’uccisione, lunedi’ scorso, della cooperante Elsa Serfass di Medici senza Frontiere (Msf) nel nord-ovest della Repubblica Centrafricana, l’organizzazione umanitaria ha sospeso tutte le attivita’ mobili nella zona. “Il futuro delle nostre operazioni di soccorso nella regione”, e’ detto in un comunicato diffuso dalla sede centrale parigina, “dipendera’ dal risultato delle discussioni con tutte le parti in conflitto e dalla successiva valutazione circa la possibilita’ di potere continuare a lavorare”.
Elsa Serfass, 27 anni, e’ stata uccisa da colpi di arma da fuoco durante una missione di valutazione della situazione sanitaria nella nella regione di Ngaounda. Dal racconto dei due membri dello staff di Msf che si trovavano con la vittima al momento dell’agguato, a sparare sarebbero stati i ribelli dell’Esercito popolare per la restaurazione della democrazia (Aprd).
Medici senza Frontiere e’ tornata a condannare duramente l’ assassinio e “ha preso atto dell’ammissione da parte dell’Aprd della sua responsabilita’ in questo tragico avvenimento”, prosegue la nota, sottolineando che “i responsabili del movimento ribelle, cosi’ come quelli delle altre parti in conflitto, erano stati informati in anticipo del tragitto dell’equipe medica”. (AGI)