All’inizio del 2007, il Sudafrica invierà consiglieri militari nella Repubblica Centrafricana. Il governo di Pretoria offre a Bangui addestramento militare, servizi d’intelligence e armi.
La decisone è stata presa durante un incontro, tenutosi venerdì scorso nella capitale centrafricana, Bangui, tra il presidente centrafricano, François Bozizé, e il ministro della difesa sudafricano, Mosiuoa Lekota.
Pretoria si è offerta di sostenere il governo della Repubblica Centrafricana per arginare la ribellione che, da diversi mesi ormai, divampa in varie regioni del paese. Alcuni gruppi di ribelli sono giunti a occupare alcune città del nord-ovest, spingendosi molto vicini a Bria, importante centro diamantifero. Solo grazie all’immediato intervento di militari francesi, l’esercito nazionale è riuscito a riconquistare le città cadute in mani ribelli.
Il ministro della difesa sudafricano ha precisato che l’aiuto prestato dal suo governo alla Repubblica Centrafricana sarà patrocinato dall’Unione africana e vedrà il coinvolgimento anche di altri paesi africani. Ha poi aggiunto: «Si tratta di una scelta che mira sia a riportare stabilità nelle zone che sono teatro del conflitto, sia a fare capire ai dissidenti ribelli gli strumenti leciti per far valere le proprie ragioni sono le trattative politiche, non il ricorso alla forza».
Il presidente Bozizé spera che l’aiuto della comunità internazionale gli consenta di porre presto fine alla ribellione. Che vuole soltanto vinta ed eliminata. Ha, infatti, dichiarato che il suo governo non ha alcuna
intenzione di trattare con i ribelli.