L’inizio della stagione secca ha fatto riprendere le attività belliche al confine tra Ciad, Sudan e Repubblica Centrafricana L’ultima in ordine di tempo ad essere stata investita dall’ondata di scontri è stata la Repubblica Centrafricana, dove lunedì scorso un nuovo gruppo ribelle ha avuto il suo battesimo di fuoco sui campi di battaglia conquistando la città settentrionale di Birao.
L’Union des Forces Démocratiques pour le Rassemblement, questo il nome della formazione armata nata lo scorso settembre, ha attaccato la città alle prime luci dell’alba cacciando l’esercito in poche ore. Il bilancio fornito dai ribelli parla di 12 morti, mentre il governo si è limitato a parlare di numerose vittime tra i civili.
L’Ufdr si va ad aggiungere all’Union des Forces Républicaines, un altro gruppo ribelle già da mesi attivo nel nord del Paese. Il presidente François Bozizé ha ammesso di non riuscire a controllare la ribellione, facendo appello all’Onu per stabilizzare il Paese. Le Nazioni Unite valuteranno il possibile invio di una forza di pace nella zona, ma la diffidenza tra le amministrazioni dei tre stati coinvolti non favorisce il buon esito delle trattative.